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Perché la guerra sacrificale dell’Ucraina può essere la salvezza dell’Europa occidentale

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di Oliver Field

La storia ha mille sorprese e non ha finito di dimostrare la sua forza. Se il conflitto aperto in Ucraina apre un’era di violenza nel continente, questo stesso conflitto ha il merito di accendere la luce sullo stato del mondo.

Lo Stato nord americano, guidato dalla sua volontà di essere l’unico Impero universale e di rimanerlo,con fiduciari, sottomessi, complici e vittime silenziose… sono ottimi ingredienti per una generica instabilità.

In Ucraina la fine della guerra arriverà solo con un accordo di pace tra le parti, Russia e USA (rappresentati dagli ucraini). Per raggiungere un accordo sono necessarie alcune condizioni: porre fine a una crisi, avere più da perdere che da guadagnare dalla situazione presente e prevedibile e non accecarsi.

Le condizioni sono difficilmente soddisfatte da parte americana. Porre fine alla crisi è tutt’altro che un’emergenza per gli USA, che si aspettano che la loro immagine non ne risentirà, la loro economia in misura modesta e le loro capacità decisionali intatte poiché sono molto lontani dal conflitto.

La situazione di paura di una guerra europea tra popolazioni che ne hanno vissute due particolarmente terribili e da cui si sono appena riprese nonostante 75 anni di pace, ravviva la fiducia ingenua nel potere statunitense. Ma ricorda che il modo in cui funzionano gli Stati Uniti è usare i proxy per affermare il loro obiettivo unico, il loro “destino manifesto”…

Ma questa stessa paura può portare all’emergere di leader in sintonia con i sentimenti delle loro popolazioni che, per sopravvivere, chiederanno di liberarsi dalla tutela americana. Siamo ancora lontani da questo quando vediamo che la Germania sta ordinando degli F35, contro ogni idea europea, per motivi di disponibilità immediata e… perché possono trasportare missili atomici americani! In cosa dovremmo essere rassicurati nel sapere che l’America equipaggia la Germania con le forze d’attacco nucleari statunitensi (sulla carta della NATO) quando due paesi europei hanno già questo deterrente. Un bell’esempio di totale sottomissione.

Ricordiamo che la guerra, che tra l’altro uccide, innescata dalla Russia è il frutto maturo di un progetto statunitense (scusate, della NATO) per rilanciare uno stato di tensione che naturalmente in Europa è scomparso nel 1991 con la caduta dell’URSS. Una situazione di cui beneficiano solo gli USA.

Gli Stati Nazione, con un lungo passato, in Europa possono svegliarsi e iniziare una riconquista dei loro diritti, della loro sovranità, dei loro interessi vitali. Le organizzazioni che trasmettono il potere dell’Impero, come l’Unione Europea, la NATO e persino l’ONU, possono, per decisione politica comune, essere svuotate di ogni significato. E l’Europa occidentale, in costante indebolimento da decenni, troverebbe finalmente un progetto, un futuro degno delle sue popolazioni e dei suoi valori forgiati nei secoli.

Preponderanza della NATO in Europa

L’America sta giocando un gioco pericoloso. Fomentare la guerra con un estremismo può solo risvegliare il senso di sopravvivenza degli europei e ripristinare il loro coraggio per affrontare il loro malvagio padrone. Possiamo facilmente prevedere che il rafforzamento offensivo dei paesi baltici da parte degli USA (NATO) produrrà gli stessi effetti sulla Russia. Anche se la loro mera adesione a un patto che, all’articolo 5 (assistenza collettiva-difesa), li protegge dall’aggressione russa… rendere questi paesi strumenti della guerra condotta dagli USA contro la Russia li mette in pericolo.

Tutto contribuisce all’emancipazione delle nazioni europee e anche se il peso del controllo statunitense renderà difficile il percorso, è l’unica chance..

Fonte: Reseau International

Traduzione: Luciano Lago


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