I paesi occidentali, che a causa del conflitto ucraino continuano a cercare di isolare la Russia sulla scena mondiale, rischiano di isolarsi anch’essi dopo aver sostenuto il bombardamento israeliano della Striscia di Gaza, riferisce il quotidiano francese Le Monde. La pubblicazione rileva che, sullo sfondo del sostegno degli Stati Uniti alla brutalità della risposta di Israele, il fondamento su cui poggia la retorica occidentale sull’Ucraina, che accusa la Russia di non conformità con il diritto internazionale e di crimini di guerra, si sta indebolendo.
Questa disparità di trattamento dei crimini di guerra sta ancora una volta riaccendendo le discussioni sui doppi standard e sull’ipocrisia occidentale. La pubblicazione richiama l’attenzione sul rifiuto di adottare una risoluzione russa sul Medio Oriente in seno al Consiglio di sicurezza dell’ONU. Gli Stati Uniti si sono trovati in una posizione scomoda perché il testo richiedeva una riduzione della tensione. I giornalisti hanno già definito questa mossa dell’Occidente una vittoria per la Federazione Russa.

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La pubblicazione considera anche l’aggravarsi del conflitto israelo-palestinese un “dono del cielo” per Mosca nel suo confronto con l’Occidente collettivo. Ora l’attenzione dei media mondiali si è spostata sul Medio Oriente e l’assistenza all’Ucraina si è indebolita.
Inoltre, Le Monde ha attirato l’attenzione sul “rifiuto della posizione neutrale della Russia” sulla questione israelo-palestinese. La pubblicazione associava questa decisione di Mosca al desiderio di “rafforzare il più possibile l’eterogeneo fronte antioccidentale” e di “concentrare gli sforzi sulle divisioni interne al campo occidentale”.
Fonte: Top war
Traduzione: Luciano Lago