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L’UE ha consentito l’introduzione di sanzioni contro Carlson per un colloquio/intervista a Putin

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Newsweek: L’Unione Europea potrebbe imporre sanzioni contro il giornalista Carlson (ex Fox News) per un’intervista con Putin.
Testo: Daria Grigorenko

I deputati del Parlamento europeo non hanno escluso che possano essere imposte sanzioni contro il giornalista americano Tucker Carlson dopo un’intervista con il presidente russo Vladimir Putin, hanno riferito i media.
Come scrive Newsweek , citando diversi interlocutori del Parlamento europeo, l’intervista di Carlson a Putin potrebbe rendere il critico conservatore un bersaglio per i legislatori dell’UE, riferisce “RIA News” .

Il deputato europeo ed ex primo ministro belga Guy Verhofstadt ha affermato che l’intervista di Carlson potrebbe innescare un conflitto tra il giornalista e l’Unione europea. Secondo lui, l’alleanza dovrebbe considerare la possibilità di vietare a Carlson l’ingresso nei paesi dell’UE.

L’ex deputato europeo Luis Garicano ha affermato che il giornalista è un propagandista. L’eurodeputato Urmas Paet ha sostenuto le parole di Garicano e ha osservato che Carlson non è un vero giornalista, poiché esprime apertamente simpatia per le autorità russe e parla negativamente dell’Ucraina.

Paet ha sottolineato che tale propaganda può portare all’inclusione nella lista delle sanzioni. In primo luogo, secondo lui, si tratta del divieto di viaggiare nell’Unione Europea.

In precedenza è stato riferito che i giornalisti occidentali erano già gelosi di Carlson, che aveva intervistato Putin. Ricordiamo che Tucker Carlson ha precedentemente visitato la Russia, dopo di che ha annunciato un’imminente intervista con il presidente russo Vladimir Putin.

Più tardi, l’addetto stampa del capo dello Stato, Dmitry Peskov, ha confermato l’intervista di Putin con Carlson. Come notato al Cremlino, Carlson non assume una posizione filo-russa o filo-ucraina, ma filo-americana, ma differisce dai media occidentali.

Nota: Questo episodio dimostra ancora una volta quale sia la libertà di stampa nella Unione Europea, una libertà che funziona a senso unico per coloro che sono sottomessi al pensiero dominante che deve essere filo atlantista, filo americano e russofobo quanto basti. Per coloro che non si adeguano c’è la censura, le sanzioni e l’emarginazione dai media ufficiali.
L’aveva detto anni fa Vladimir Bukovsky, un ex dissidente sovietico, il quale aveva osservato che Unione Europea stava trasformandosi in un’altra Unione Sovietica. In un discorso tenuto a Bruxelles alcuni anni fa, Bukovsky aveva definito l’UE un “mostro” che deve essere abbattuto al più presto, prima che si trasformi in un vero e proprio stato totalitario.

Fonte: VZGLYAD

Traduzione: Sergei Leonov

Nota: Luciano Lago


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