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Doveva essere il "vertice della solidarietà" quello tenutosi la scorsa settimana a Bruxelles, con i soci della UE che dovevano serrare le fila di fronte al Brexit del Regno Unito e stabilire in armonia le condizioni dell'uscita del Regno Unito ma, in realtà, il vertice si è chiuso con grandi polemiche, forti litigi ed aspre critiche fa i soci europei. Non sono mancate anche le battute pesanti nei confronti del francese il quale, con la sua aria di "primo della classe" sembra che "stia sulle palle" a tutti i rappresentanti dell'Est Europa.
Una dura polemica è seguita alle dichiarazioni di Emmanuel Macron, il neo presidente francese il quale, nel suo discorso tenuto al vertice di Bruxelles, aveva criticato i paesi dell'Est per la loro mancanza di solidarietà e per il cinismo dimostrato nel trattare la questione dei rifugiati. "I paesi europei che non rispettano le norme della Commissione (le quote dei migranti) devono pagare a pieno le conseguenze", aveva dichiarato Macron con aria solenne.
Il premier ungherese
Viktor Orban aveva subito definito "poco attendibile" la dichiarazione di Macron, nel corso di una conferenza stampa a margine dell'incontro di Bruxelles, per essere stata questa la prima apparizione pubblica del neo eletto all'Eliseo.
Il leader magiaro ha assicurato che attaccare i pasi dell'Est non è il miglior modo di creare vincoli di collaborazione fra i soci dell'Unione. In tono ironico Orban ha detto che " presto (il francese) si dovrà rendere conto di come funzionano qui le cose ma ha comunque voluto scusare l'errore fatto da Macron e lo ha considerarto
un errore "da novizio e da recluta" della Organizzazione europea. "Il ragazzo farà eperienza ed imparerà con il tempo", ha detto Orban.
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Migranti bloccati alle frontiere ungheresi[/caption]
Il primo a rispondere alle accuse di Macron, per la verità, era stato il ministro polacco degli Esteri, Witold Waszczykowski: "spero che il presidente Macron (...) voglia spiegare bene le sue parole ai cittadini polacchi, agli ungheresi e d quelli degli altri paesi dell'Europa centrale", aveva detto il ministro.
Il leader ungherese era stato però il più duro nel rispondere affermando che "non ci sarà mai consenso in Europa sull'immigrazione ed ha ribadito l'idea che, nonostante i proclami, i paesi dell'Europa occidentale
stanno tentando di disfarsi dei migranti che hanno lasciato entrare senza alcuna giustificazione, soltanto con l'idea di spedirli poi nei paesi dell'est, ma noi non ci stiamo a questo gioco, ha aggiunto.
L'Ungheria è situata alle frontiere dell'Europa, aveva ricordato Orban in un suo discorso alla radio pochi giorni prima, così che se si mettono in pericolo le frontiere dell'Ungheria questo riguarda l'Europa ed ha sottolineato che, se l'Ungheria non svolgesse questo compito, metterebbe a rischio anche la Germania e l'Astria. Budapest assolve il compito di difendere le sue frontiere, al contrario di quello che sta facendo
l'Italia che lascia entrare centinaia di migranti dall'Africa per farne poi un business per le mafie e per i trafficanti.
Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk aveva inviato un rapporto ai vari premier europei segnalando che l'immigrazione illegale verso l'Italia nell'ultimo anno era aumentata del 26 % rispetto all'anno precedente e che occorreva una azione comune da parte del paesi della UE.
Qualcuno dei leaders dei paesi dell'Est Europeo, come il presidente della repubblica Ceka,
Milos Zeman, aveva risposto che, se l'Italia e altri paesi volevano accogliere milioni di migranti africani senza alcun diritto di asilo per metterli a carico delle casse europee, questo
rappresenta un problema esclusivo dell'Italia e di quei paesi che vogliono attuare questa politica sconsiderata e non riguarda i paesi che vogliono difendere le proprie frontiere e mantenere la propria stabilità sociale.
Il premier italiano Gentiloni ha fatto finta di non aver sentito le dure parole di critica dei leaders dei paesi dell'Est europeo, convinto di dover comunque uniformarsi alle direttive di Bruxelles, come migliore polizza per assicurare la durata del suo Governo.
Fonti:
La Gaceta.es
RT.com
Traduzione e sintesi: L.Lago